Fattore reumatoide: cos'è, come si fa e come comprenderne il risultato

Il fattore reumatoide è un autoanticorpo che può essere prodotto in alcune malattie autoimmuni e che reagisce contro le IgG, formando immunocomplessi che attaccano e distruggono i tessuti sani, come ad esempio la cartilagine articolare.

Pertanto, l'identificazione del fattore reumatoide nel sangue è importante per indagare la presenza di malattie autoimmuni, come il lupus, l'artrite reumatoide o la sindrome di Sjögren, che normalmente presentano valori elevati di questa proteina.

Fattore reumatoide: cos'è, come si fa e come comprenderne il risultato

Come si svolge l'esame

La misurazione del fattore reumatoide viene effettuata da un piccolo campione di sangue che deve essere raccolto in laboratorio dopo un digiuno di almeno 4 ore.

Il sangue raccolto viene inviato al laboratorio, dove verrà effettuato il test per identificare la presenza del fattore reumatoide. A seconda del laboratorio, l'identificazione del fattore reumatoide viene effettuata mediante il latex test o il Waaler-Rose test, in cui il reagente specifico per ogni test viene aggiunto ad una goccia di sangue del paziente, poi viene omogeneizzato e dopo 3 5 minuti, controllare l'agglutinazione. Se viene verificata la presenza di noduli il test si dice positivo, ed è necessario effettuare ulteriori diluizioni per verificare la quantità di fattore reumatoide presente e, quindi, il grado della malattia.

Poiché questi test possono richiedere più tempo, il test automatico, noto come nefelometria, è più pratico nelle pratiche di laboratorio, in quanto consente di eseguire più test contemporaneamente e le diluizioni vengono effettuate automaticamente, essendo informato solo il professionista di laboratorio e il medico il risultato dell'esame.

Il risultato è espresso in titoli, con un titolo fino a 1:20 considerato normale. Tuttavia, i risultati superiori a 1:20 non indicano necessariamente l'artrite reumatoide e il medico dovrebbe ordinare altri test.

Quale potrebbe essere il fattore reumatoide alterato

L'esame del fattore reumatoide è positivo quando i suoi valori sono superiori a 1:80, che suggerisce l'artrite reumatoide, o tra 1:20 e 1:80, che può significare la presenza di altre malattie, come:

  • Lupus eritematoso;
  • Sindrome di Sjogren;
  • Vasculite;
  • Sclerodermia;
  • Tubercolosi;
  • Mononucleosi;
  • Sifilide;
  • Malaria;
  • Problemi al fegato;
  • Infezione al cuore;
  • Leucemia.

Tuttavia, poiché il fattore reumatoide può essere alterato anche in persone sane, il medico può ordinare altri test per confermare la presenza di una qualsiasi delle malattie che aumentano il fattore. Poiché il risultato di questo test è piuttosto complesso da interpretare, il suo risultato deve essere sempre valutato da un reumatologo. Scopri tutto sull'artrite reumatoide.