Fototerapia - che cos'è ea cosa serve

La fototerapia consiste nell'utilizzo di luci speciali come forma di trattamento, essendo ampiamente utilizzata nei neonati che nascono con ittero, un tono giallastro sulla pelle, ma che può essere utile anche per combattere rughe e macchie sulla pelle, oltre a malattie come la psoriasi , eczema della vitiligine, per esempio.

La fototerapia può essere utilizzata anche dai fisioterapisti per favorire il ringiovanimento e combattere le piccole macchie di pelle che possono essere causate dal sole. Nelle sedute viene utilizzato un particolare tipo di luce, la Luce Emessa dal Diodo (LED) che stimola o inibisce l'attività cellulare.

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Indicazioni e controindicazioni

La fototerapia è indicata per il trattamento di situazioni quali:

  • Iperbilirubinemia del neonato;
  • Linfoma cutaneo a cellule T;
  • Psoriasi e parapsoriasi;
  • Sclerodermia;
  • Lichen planus;
  • Forfora;
  • Eczema cronico;
  • Orticaria cronica;
  • Viola:
  • Ringiovanimento ed eliminazione di macchie su viso e mani.

Per trattare queste e altre malattie, il dermatologo può consigliare 2 o 3 sedute a settimana. Tuttavia, questa tecnica non deve essere utilizzata durante la gravidanza o quando l'aumento della bilirubina nel neonato è causato da problemi ai reni o al fegato, in caso di porfiria, albinismo, lupus eritematoso e pemfigo. Anche le persone che hanno avuto il cancro o familiari stretti come genitori, nonni o fratelli affetti da cancro non dovrebbero sottoporsi a questo tipo di trattamento, così come le persone che hanno usato l'arsenico o sono state esposte a radiazioni ionizzanti e in caso di cataratta o afachia.

Come funziona 

La fototerapia ha un'azione antinfiammatoria e immunosoppressiva, oltre ad essere utile per ridurre la sovrapproduzione di cellule in specifiche sedi cutanee. A volte, per migliorare gli effetti della fototerapia, il medico può prescrivere l'uso di farmaci come retinoidi, metotrexato o ciclosporina prima dell'esposizione alla luce.

Durante il trattamento la persona deve rimanere con la zona trattata esposta alla luce, proteggendo gli occhi con una sorta di benda sull'occhio che deve essere mantenuta per tutto il trattamento.

Fototerapia nei neonati

Il bambino che nasce con iperbilirubinemia di solito deve stare in una culla speciale, sottoponendosi a fototerapia per eliminare la bilirubina in eccesso attraverso le urine. Le cause di questo eccesso possono essere legate all'uso di farmaci durante la gravidanza, come diazepan, ossitocina durante il parto e anche in caso di parto normale con pinze o ventose, o in presenza di forti emorragie.

Scopri quali malattie può curare la fototerapia

Il neonato viene solitamente posto sotto una luce bianca o blu, che può essere posta a 30 o 50 cm di distanza dalla sua pelle, con gli occhi opportunamente coperti da un'apposita benda, per il tempo determinato dal pediatra. 

La fototerapia è particolarmente indicata per i bambini che nascono con un colore molto giallo perché impedisce l'accumulo di bilirubina in eccesso nel cervello e può causare gravi cambiamenti.

La fototerapia può provocare il cancro?

La fototerapia deve essere utilizzata solo sotto consiglio medico, rispettando le raccomandazioni relative al numero di sessioni e al tempo di ciascuna affinché questo sia un metodo di trattamento sicuro. Sebbene non comune, la fototerapia può aumentare il rischio di sviluppare il cancro della pelle, come il melanoma, se utilizzata per lunghi periodi, nelle persone sensibili, come quelle che hanno casi di melanoma in famiglia.

Apparentemente l'uso della fototerapia per trattare l'iperbilirubinemia e altri disturbi della pelle non causa il cancro perché questo non può mai essere dimostrato nella ricerca scientifica.